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Milano e la sua insalata croccante con mandorle e melograno

_MG_5718modificataMilano è la città del movimento, dove tutto sembra possibile. E’ vitale e innovativa, il passo verso l’Europa. Camminando per la città, di questi tempi, se ne scorge il cambiamento costante. Si percepisce lo sforzo che è in corso verso l’Expo. Sono nata qui e ho sempre vissuto a Milano ma non ho mai avuto questa sensazione di mutamento radicale. Milano si sta sforzando per adeguarsi ad alcune caratteristiche molto europee alle quali non aveva ancora fatto caso. I milanesi ci provano anche loro. C’è uno zoccolo duro che continua ad arroccarsi alle formalità che la città provinciale ha ostentato fino a pochi anni fa. Nonostante il cambiamento, queste persone, non vogliono saperne e vivono nei loro elisir di perbenismo ed omologazione guardando dall’alto in basso tutto quanto si muove senza l’approvazione di chi fa girare il denaro. Questo aspetto è ciò che negli anni mi ha fatta sentire distante dalla mia città e dalle persone che la abitano; troppo spesso mi sono imbattuta in orde di donne e uomini tutti uguali, vestiti nello stesso modo e con gli stessi sguardi di fama e potere. Oggi non voglio più guardare in quel senso (perché tutto ciò non è sparito ahimè). Oggi mi sono svegliata nella città dei grandi eventi e sento, però, che la mia ambivalenza nei suoi confronti si è un po’ attenuata. Preferisco scorgerne la sregolatezza, il genio, il fermento delle grandi intuizioni. Preferisco viverla come la città che gli artisti la scelgono come casa, dei poeti che la rincorrono cercando la loro ispirazione e degli interpreti che si sforzano per comprenderne i mille linguaggi. Per qualcuno è il traguardo, per altri è un punto di partenza.  C’è però spazio per tutti e, seppur esigente e spietata, è una città che dona sempre un’altra chance.

Vi racconto di un’insalata super facile, apparentemente banale ma che ben rappresenta questa stagione. E’ croccante, con una nota aspra gradevole e piena di sapore. Insalata croccante con mandorle e melograno

Ingredienti: lattughino, pomodorini datterini, mandorle (o noci), melograno, glassa di aceto balsamico, fior di sale, olio evo.

Procedimento: lavare e asciugare accuratamente il lattughino. Tagliare i pomodorini a metà, aggiungere le mandole. Sgranare il melograno e unirlo all’insalata. Condire con fior di sale, olio evo e glassa di aceto blasamico.

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=4B_UYYPb-Gk

keep in touch and keep cooking

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un’insalata per l’autunno: ceci e melograno

_MG_5632modificataAlcuni giorni avrei bisogno della musica nelle orecchie per ogni cosa che faccio. Ci sono ore nelle quali tutto avrebbe una colonna sonora se solo ne avessi l’opportunità. Non riesco molto a lavorare con la radio in sottofondo. Ho bisogno di sceglierla, di sentirla dentro, la musica. Quando però mi viene in mente una canzone giusta per un’occasione particolare, entro in uno stato di isolamento meraviglioso. Tutto libra nell’aria e riesco a lavorare, a dormire, a rilassarmi e a pensare. Scrivere con la canzone giusta, poi, è un piacere assoluto. Le parole prendono forma da sole, senza bisogno di metterle in fila. Alcune canzoni ispirano, rendono poesie le parole. Altre, poi, calmano l’anima o forniscono l’energia necessaria. Avete mai provato a correre con la musica alle orecchie? E’ uno stato di eccitazione pura, vibrazione continua . Mi pare di aver sentito dire che sia stata considerata dopante la musica alle orecchie, per certe discipline agonistiche. Non so bene se sia vero ma quello che so per certo è che la musica abbia delle doti preziose nascoste dentro di sè: suscita emozioni, le più disparate, le più impensabili e spontanee. Non voglio farne a meno mai…..

Oggi vi faccio assaggiare un’insalata sfiziosa che potrete preparare durante tutto l’autunno, fino anche a Natale. E’ una ricetta della mia carissima zia Emy. Mi ricorda proprio i giorni di festa quando la tavola è apparecchiata per le grandi occasioni. E’ fresca ma allo stesso modo accogliente, colorata e piena di sapori: insalata di ceci e melograno.

Ingredienti: ceci in vasetto, cipolla rossa, pomodori datterini, sedano, melograno, olio evo, fior di sale, peperoncino (facoltativo).

Procedimento: sgranare il melograno tagliandolo a metà e battendo la buccia con un cucchiaio di legno in modo che i grani cadano autonomamente in una ciotola da mettere sotto. Tagliare finemente la cipolla rossa e il sedano. Tagliare i pomodorini a metà. Aprire e lavare accuratamente la confezione di ceci. Riunire tutto in un’insalatiera e condire con fior di sale, olio evo e peperoncino.

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=6CJrUJVtV-E

keep in touch and keep cooking.

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Okra sale e pepe: una novità

_MG_5147modificataIeri la pioggia non mi ha fermata. Passeggiando per il mercato sotto il mio ombrellino a pois, mi sono imbattuta in una bancarella piena di ortaggi a me sconosciuti. Ho iniziato a chiedere tutti i nomi e le particolarità. Ci sono un sacco di cose da imparare ogni giorno. Questa è ciò che più mi piace della cucina. Si scoprono sempre cose nuove. Stupore ed emozione sono gli ingredienti che non devono mancare mai. Questa è la cosa importante. Ieri ho comprato l’Okra. Lo avevo assaggiato in un famoso ristorante cinese dove sono stata ma non avrei mai immaginato di cucinarlo, un giorno. Che soddisfazione. La forma è simile a quella di un peperoncino verde, ma ha un sapore che richiama vagamente gli asparagi. E’ delicato e ha un sapore squisito. E’ adatto ad ogni tipo di cottura: ottimo fritto, cotto in pastella, gratinato, saltato in padella o in umido. Ho scoperto che si può aggiungere nella preparazione di minestre e funge anche da addensante perché contiene un liquido gelatinoso (dovuto ai semini) che lega perfettamente gli altri ingredienti a sé;questo potrebbe non piacere ma se si riesce ad andare oltre a questa caratteristica, si scoprirà un ingrediente pieno di duttili sorprese.

Vagando in rete ho scoperto che appartiene alla stessa famiglia della malva, dell’ibisco e della pianta del cotone. Molto probabilmente è di origine africana, si sviluppa nei climi temperati tropicali e caldi. Molto usato in Africa, in India, nel Medio Oriente e in Sud America. E’ stato portato negli Stati Uniti dagli schiavi dell’Africa ed è stato considerato per molto tempo un alimento per i poveri. Questo spiega come mai, pur essendo ottimo e gustoso, sia stato ignorato da molti per moltissimo tempo…e forse anche adesso.
La sua radice è ricca di mucillaggini ed è usata come emolliente in sostituzione dell’altea. In cucina è utile per legare le salse. Ha basso contenuto calorico ed è ricco di vitamine. Possiede anche acido folio in abbondanza, il che, lo rende utilissimo per le donne in stato di gravidanza (si affrettino tutte le mie lettrici incinte). Contiene una buona quantità di fibra alimentare ottima per la salute di tutto il tratto gastrointestinale e aiuta ad assorbire l’eccesso di colesterolo. L’abbondante acqua contenuta impedisce la stitichezza, elimina il gas e il gonfiore all’addome. E’ pertanto un ottimo lassativo, lenisce l’intestino irritabile, le ulcere, guarisce, allevia e rinfresca il tratto gastrointestinale. Favorisce la perdita di peso e facilita la propagazione di batteri buoni denominati probiotici. Udite, udite!!

Ho deciso di prepararlo nel modo più semplice, per sentirne il sapore e capirne il potenziale. Trovo interessantissimo il gusto. Un po’ meno questa caratteristica gelatinosa che, ogni tanto, mi stanca ma onestamente si percepisce appena quindi non è così fastidiosa: Okra sale e pepe

Ingredienti: okra, fior di sale, pepe, peperoncino

Procedimento: lavare accuratamente e tagliare a rondelle piuttosto spesse. Mettere in una padella antiaderente con un filo di olio e del peperoncino fresco. Lasciar cuocere circa 10 minuti. Condire con fior di sale e pepe. Servire

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=E2VCwBzGdPM

keep in touch and keep cooking.

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Luca Centurelli

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