Quando capiamo che c’è qualcosa che non ci torna, dobbiamo avere il coraggio di modificarla. E’ proprio quando tutto va bene che dobbiamo cambiare. Cambiare è sempre positivo. Ci mettiamo in discussione, creiamo progetti, possiamo ragionare sul nuovo. Sedersi sarebbe un peccato; accomodarsi è un delitto, anche quando lo facciamo su qualcosa di apparentemente morbido. L’energia genera rinnovamento, anche quando commettiamo errori. Ogni idea sbagliata sarà un tesoro dal quale ripartire. Cercare le ragioni degli errori all’esterno è una miopia alla quale non dobbiamo sottostare. E’ nell’analisi di ciò che stiamo facendo che troveremo le risposte. E’ abbandonando la paura, che troveremo mille strade nuove. Noi ci stiamo provando, ci sentiamo vicini ad una piccola svolta. Non abbiamo bisogno solo di coraggio. Vogliamo raccontare la nostra storia, quella dalla quale siamo partiti, la fonte preziosa di ciò che siamo oggi. Vogliamo che sia la poesia a parlare del nostro cuore. Vogliamo mettere insieme una squadra che sappia raccontare del luogo dal quale proveniamo. Vogliamo dotarci degli strumenti che più amiamo per fare poesia: rispetto, sicurezza, tranquillità, onestà, sacrificio ed attenzione. Saremo imperfetti, perché non abbiamo altro modo. Ma faremo di queste caratteristiche un valore aggiunto, ne creeremo una meraviglia, sapremo gestirne le caratteristiche. Sapremo cercare il bello, anche dove regna l’imperfezione. Ascolteremo, daremo la giusta attenzione e prenderemo il tempo che sarà necessario. Faremo quanto è necessario, gestiremo le priorità e ci concentreremo sulla diversità per ottenere il vero valore aggiunto. Penseremo in piccolo ma agiremo in grande. Daremo il giusto tempo, praticheremo il rispetto per il prossimo. Non ci accontenteremo, andremo verso il luogo dove prevale il giusto senso dello stare insieme. Ci porremo l’obiettivo di fare per bene, di essere responsabili nei confronti delle persone che abbiamo davanti. Non molleremo, capiremo quanto possiamo spaziare all’interno del difficile. Ci spingeremo fino ai confini dell’impossibile, senza oltrepassarne mai la riga oltre la quale non ha più senso esplorare.
Queste parole non sono mie. O meglio: sono quanto sono riuscita a cogliere da un discorso molto ispirante tenuto da Oscar Farinetti ad una convention. Mi è stato suggerito da una delle figure più importanti della mia vita; quelle persone che hai sempre al tuo fianco anche quando non riesci a parlarci per bene ogni momento nel quale avresti bisogno, quelle persone per le quali senti il cuore battere quando vivono con la tua stessa gioia un cambiamento della tua vita. Quelle persone che vedono in te qualità che tu nemmeno pensavi di avere; quelle persone che sperano come e quanto te che tutto andrà per il verso giusto; quelle persone che in un silenzio tranquillo ti sono accanto anche quando non ci sono fisicamente. Quelle persone che il destino ti ha messo vicino come un altro fratello con il quale condividere la vita. Quelle persone che se non ci fossero, tu non saresti la stessa…
Buon martedì, gente!
Uno dei miei comfort food preferiti: bavette con colatura di alici
Ingredienti: bavette di farro, olio evo, aglio, prezzemolo, peperoncino e colatura di acciughe.
Procedimento: cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo tritare il prezzemolo con il coltello, Metterlo in una terrina capiente, aggiungere olio evo, aglio tritato e peperoncino. Aggiungere la colatura di alici(la quantità dipende da quanto sia gradito il sapore marcato delle alici). Aggiungere un cucchiaio di acqua della pasta e unire le bavette scolate.
Soundtrack:https://www.youtube.com/results?search_query=madonna+devil+pray
keep in touch and keep cooking.
Ciao! Ti ho nominato per il Liebester Award, se vai sul mio blog puoi trovare tutte le info!Spero ti faccia piacere!