Ho sempre pensato che guardare indietro fosse un’alibi per non occuparsi per presente, come anche del futuro. Sto cambiando opinione. A patto che non si stia sempre girati indietro, oggi, guardo al passato con tenerezza. Mi scopro sorridere ricordando i pomeriggi passati tra ragazzine a fantasticare su come saremmo state a diciotto anni. Mi diverto ricordando la mensa della scuola che tanto odiavamo ma che regalava momenti di ilarità incredibile tra noi bambini. Mi vengono in mente le partite a carte con la famiglia durante le feste di Natale. Poi penso a tutte le storie che facevo ai miei genitori quando mi informavano che l’estate successiva avremmo fatto un qualche viaggio “esotico” invece di stare al mare dove c’erano tutti i miei amici. Con un po’ di fatica (ero un po’ troppo piccola) riesco anche a vedere la nonna Tina che dal balcone della sua casa ci salutava quando, ogni settimana, andavamo a trovarla. E poi le torte o i pasticcini comprati la domenica dopo aver fatto una passeggiata, da portare alla mamma che preparava il pranzo. Si guardava poca televisione e si usava tanto la fantasia. Io riuscivo ad inventarmi negozi di frutta e verdura usando foglie cadute dagli alberi ed erbacce trovate in fondo alla via. Sì perchè le macchine erano una necessità, e i pericoli neanche minimamente allarmanti. Non c’erano cellulari per richiamarci all’ordine e allora la mamma e la nonna erano costrette ad affacciarsi al balcone per ordinarci di tornare per il pranzo. Erano anni in cui non ci si domandava molto cosa sarebbe stato del futuro mentre oggi lo si teme come se ci fosse sempre la possibilità di cadere a picco in un fantomatico burrone. Non ci credo. Non ci sto. Oggi guardo al passato sorridendo ma aspetto il futuro con trepidazione; perché ho fiducia e ho capito che credere nel futuro vuole anche dire onorare il passato.
Avevo promesso una ricetta con i ceci. Pensavo alla celeberrima e semplicissima zuppa di ceci che mi prepara sempre la nonna. Non ho fatto i conti con la mia sbadataggine. Ieri mattina sono uscita troppo presto e la sera prima sono tornata troppo tardi da una cena. Risultato? Non ho messo i ceci secchi in ammollo per 24 ore. Quindi ho dovuto ripiegare per non far torto a Cristina che, molto carinamente, mi ha scritto una mail che mi ha riempita di orgoglio. E poi perchè ormai avevo una voglia matta di ceci: Hummus di ceci. Prometto che presto arriverà anche la ricetta della zuppa. Buon week end, gente!
Ingredienti: 400 gr. di ceci lessati, il succo di 1/2 limone, 1/2 spicchio di aglio, 3 cucchiai olio evo, 1 cucchiaino di sale, pepe q.b., paprika , 4/5 cucchiai di acqua di conservazione dei ceci e coriandolo.
Procedimento: scolare i ceci mantenendo l’acqua di conservazione. Mettere in un mixer o un frullatore l’aglio, il succo di limone, il sale, il pepe, i ceci, l’olio evo e l’acqua di cottura dei ceci. Frullare per qualche minuto finchè non raggiungerà una densità liscia, omogenea e cremosa. Impiattare e decorare con paprika e coriandolo fresco tritato. Con cracker, grissini o crostini….it’s up to you!
Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=RELQXv8m_cc
keep in touch and keep cooking
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