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vi svelo un segreto: polpette di melanzane

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Ieri è stata una giornata stancantissima perché, come premesso, non avevo dormito a causa del vento fortissimo che avvolge Milano in questi giorni. Nonostante questo non posso fare a meno di raccontarvi l’amore che sento per la vita. Un attaccamento così sincero e profondo che mi riempie l’anima. Forte, coraggiosa, caparbia e irriverente. Così vorrei essere e non ci riesco. Ma ce la metto tutta per fare il meglio, per fare sempre di più. Finisco per essere così esigente e tenace da viaggiare su binari che vanno in salita e in discesa. Vorrei vivere due vite, per aver più tempo e più energia. Vorrei dedicarmi a tutte le persone che amo e trascuro (inevitabilmente). Vorrei vestire abiti diversi, incarnare i panni di quello che non sono e , forse, non vorrei neanche essere. Ma così, per un po’, sarebbe diverso, divertente. Avrei modo di essere altre, nessuna, centomila. Per tanto tempo ho ascoltato voci di folla che acclamano vite piatte, sempre uguali ed omologate. Per troppo mi sono dannata a sentire, in me, la differenza. Uno dei privilegi degli anni che passano è proprio sentire i confini del proprio io, scardinarli, rientrare in se stessi e dare il giusto peso a chi parla per bocca di altri, senza pensare nemmeno se condividono quanto dicono. Ho imparato che nella vita bisogna affidarsi. Vivere sapendo che ci sarà sempre chi ascolterà le tue preghiere, chi penserà a te, permette di concedersi il lusso di lasciarsi andare alle fragilità più terrene. Mi accorgo che ogni passo è stato fondamentale; ogni singolo centimetro mi ha condotta qui. Oggi, più che mai, ho delle certezze e ho un sacco di interrogativi. Ma la cosa bella è che vedo i colori, con tutte le loro sfumature meravigliose e scelgo di vestire esattamente quello che sento. Domani non sarà così? Pazienza, lascio la delusione a quelli che hanno voglia di farsi dire come vivere…..

Qualcuno sarà molto felice della ricetta di oggi: polpette di melanzane (le mie, richiestissime…)

Ingredienti: melanzane, uova, parmigiano, pangrattato, ricotta salata, menta, prezzemolo, aglio, sale, pepe nero, uva, olio di semi di mais per frittura.

Procedimento: privare le melanzane della buccia e tagliarle a cubetti piuttosto grossi. Metterle a bollire in acqua salata per circa 10-15 minuti. Quando saranno ben morbide scolare e lasciar sgocciolare in un colapasta. Schiacciare bene per cercare di eliminare tutta l’acqua. Mettere in una ciotola capiente. Aggiungere sale, pepe, nutrito fine di aglio, menta e prezzemolo, il parmigiano e la ricotta salata. Le quantità variano a seconda dei gusti. Aggiungere quindi le uova (circa 1 per ogni grossa melanzana) e una manciata di pangrattato. Lavorare con le mani fino ad ottenere un impasto che rimanga piuttosto morbido. Creare delle polpette rotonde aiutandosi con ulteriore pangrattato. Friggere in olio bollente. Scolare e lasciar asciugare su carta assorbente. Salare ulteriormente e servire accompagnando con uva (facoltativa ma abbinamento carino se si vuole realizzare degli spiedini).

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=COiIC3A0ROM

keep in touch and keep cooking

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Norma, sotto il caldo sole della Sicilia

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Ieri ho pensato tutto il giorno alla ricetta di cui parlarvi quest’oggi. La pioggia battente non ha lascia molto spazio, tuttavia, alle cose piacevoli. Ma a discapito del freddo e dell’umidità, ho deciso di raccontarvi un piatto a me molto caro. Torniamo in Sicilia, dove regna il sole e le verdure crescono rigogliose. Pensiamo all’estate, alle colline dell’entroterra, ai piedi dell’Etna. La vista si perde tra i filari di ulivi e le coltivazioni di pomodori e melanzane. L’aria è secca, calda e avvolgente. Regna la quiete e ogni tanto si vede all’orizzonte un cane randagio che vaga in mezzo alla campagna, tra la terra scura arata di recente e file sterminate di agrumi. E’ l’ora del sonnellino pomeridiano e fino alle 16.30 niente si muoverà. Si può immaginare una spiaggia lontana brulicante di bambini che giocano e di persone in vacanza che discutono animatamente sotto l’ombrellone con i propri familiari. Ancora più avanti possiamo trovare la piana di Agrigento dove turisti curiosi camminano tra le maestose colonne doriche di epoca ellenica. La Sicilia racconta sempre tantissime storie ma queste immagini sono quelle che nella mia testa risuonano felici sentendo parlare di questa terra tanto ricca e piena di fascino. Per tutte queste ragioni ho deciso che per tutti voi oggi ci sarà il sole e si mangerà all’aria aperta con un buon bicchiere di Glicine ghiacciato ad accompagnare le mie mezze maniche alla Norma:

Ingredienti: pasta di grano duro trafilata a bronzo, salsa di pomodoro (meglio se fatta in casa), aglio, olio evo, sale, melanzane, ricotta salata.

Procedimento: lavare e tagliare le melanzane a cubetti. Mia nonna, in realtà, le ha sempre messe sotto sale per 30 minuti, prima di cuocerle, per eliminare il sapore amarognolo. Io di recente lo faccio meno ma è comunque una buona tecnica (e se lo dice la nonna potete esserne certi). Disporle in una padella con un pochino di olio e uno spicchio di aglio e accendere il fuoco. Lasciarle cuocere finchè non diventeranno belle dorate mantenendo la consistenza piuttosto soda. Quindi condire con il sale e lasciarle intiepidire. In un pentolino mettere a scaldare la salsa di pomodoro (presto vi darò la mia ricetta personale della salsa…ma serve un clima più consono) finchè non sarà cremosa e calda al punto giusto. Mettere a cuocere la pasta in acqua salata e scolarla quando ancora sarà al dente. Condire con il sugo di pomodoro, aggiungere le melanzane e, direttamente nel piatto, terminare con una bella manciata di ricotta salata grattugiata. Non ve ne pentirete, prometto!!!

n.b. le melanzane dovrebbero essere fritte ma io non mi sento mai di appesantire un piatto così speciale, perchè altrimenti non potrei mangiarlo così spesso!!

p.s. forse oggi il tempo migliorerà! Let’s see!!!

Soundtrack (magicamente selezionata dal mio instancabile Dj): http://www.youtube.com/watch?v=rublV5LQ5Ds

keep in touch and keep cooking

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“Non rinunciare al primo scoglio, altrimenti in mare aperto non ci arrivi mai!” cit.

_MG_5865Che serva un Personal Trainer per qualsiasi cosa?? non ci ho mai pensato ma forse, per me, è così!! In palestra è diventato fondamentale. Ho sempre ritenuto che la palestra fosse noiosa….estremamente!!! E come spesso capita….mi sono ricreduta! Adoro ricredermi, cambiare opinione…sento quella sensazione vitale che ti permette di pensare di essere migliore di un momento prima! Se ti alleni con una persona competente senti i progressi, li vedi, li percepisci! Come nella vita….peccato che questo capiti poco!! Perchè nella vita , presi da milioni di cose urgenti perdiamo di vista quelle importanti. In palestra puoi affidarti all’altro; farlo tutti i giorni, invece, è molto più duro! nel primo caso affidi il tuo corpo, nel secondo la tua anima!! E c’è veramente una grossa differenza! ma l’affidamento vero…esiste!! io ci credo!! quindi serve un Personal Trainer anche per la vita, per non rinunciare ai sogni, alle proprie aspettative. E come si può fare? se ne incontrano  molti, basta saper ascoltare. E quando senti dire: ” Non rinunciare al primo scoglio, altrimenti in mare aperto non ci arrivi mai!” hai capito. E’ ora di fare qualcosa…è ora di riprendere i desideri, sono appena sotto la superficie…ma li hai lasciati spegnere!

La cena è stata deliziosa. la compagnia ancora di più. Come al solito mi sono dilettata in mille cose, senza un programma! Ho solo preso una decisione: Pesce!! Poi facendo la spesa ho  lasciato che le idee venissero libere.

Tartare di salmone e orata con mango, tonno in crosta di sesamo, gamberi con asparagi, orecchiette pomodoro melanzane e ricotta salata, filetti di orata al forno e bollicineeee!!! I miei cari amici hanno portato la mia torta preferita: la torta al limone di Vinti….è sublime!!!

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dal profilo di Laura:

passo le notti
nero e cristallo
a sceglier le carte
che giocherei
a maledire certe domande
che forse era meglio
non farsi mai

Fuori pioveva e anche oggi non accena a smettere….è il tempo giusto per scrivere!!!

a presto…..

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Luca Centurelli

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