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tutto sta nel trovare il paracadute, con la torta al cioccolato di Emma

_MG_8147modificataL’altro giorno mi sono accorta di quanto la vita sia mossa da passione e paura. Sembrano queste le note delle mie giornate di questo periodo. La passione inonda il mio cervello, mi permette di credere nella visione di ciò che vorrei per il futuro, facendo affidamento sull’istinto puro e su quanto ho imparato in questi anni di vita. La passione è forza propulsiva, energia benefica e rigenerante che lascia emergere idee, pensieri, gioia ed entusiasmo. Sembra così facile? Beh, non lo è. La stessa faccia della medaglia è la paura. Accompagna come un’amica un po’ invidiosa questa sensazione di euforia. Insinua il dubbio, pone quesiti emette in discussione ogni piccolo gesto. Però è saggia, allo stesso tempo. Lascia che non si prendano decisioni con leggerezza, permette di fare un passo indietro quando qualcosa ha un profumo che non è quello che si desidera. Ogni tano è bene scansarla, darle le spalle, lasciarla sentire inutile, priva di senso e ragione. Altre volte è bene ascoltarla, senza lasciare che prenda il sopravvento. Forse è utile in certi casi ma non più utile di una bella passeggiata al sole, di un gelato al pistacchio prima che sia primavera, di una vellutata di piselli con formaggio di capra, di un piatto di puntarelle con acciughe e burrata. Forse è anche meglio un bel film al cinema, una serata sul divano con i miei gatti accoccolati intorno, una colazione calma e distesa in un posto che amo e un pomeriggio con la mamma. La paura gioca brutti scherzi, alcune volte. Ci fa indietreggiare di fronte a piccole cose senza senso, anche quando incontriamo qualcuno che non vorremmo vedere e siamo tentati a cambiare strada. Lascia credere che siamo su una strada che non è quella giusta, lascia che ogni scelta sia pesante e complicata, lascia che non ci sentiamo all’altezza delle situazioni e delle persone. Come insegnano le persone sagge, la via di mezzo è sempre la strada migliore. Ma non è quella che so percorrere a lungo. Non riesco a far passare troppo tempo di vie di mezzo, prima di annoiarmi. Ho bisogno della follia, della visione, dei voli inebrianti verso l’alto e della realizzazione dei sogni. Tutto sta nel trovare il giusto paracadute, per planare quando invece è il momento della discesa.

Torta al cioccolato di Emma:

Ingredienti per la base: 100 gr. di cioccolato fondente, 100 gr. di burro, 100 gr. di  farina, 60 gr. di zucchero (40 gr. se si utilizza il cioccolato al latte) e 3 uova.

Per la farcitura: 200 gr. di cioccolato fondente e 1 confezione da 200ml di panna da cucina (non quella da montare).

Procedimento: far sciogliere il cioccolato fondente a bagno maria e il burro nel microonde.Unire quindi i due composti. Aggiungere lo zucchero, la farina e le uova, una alla volta. Mettere il tutto in una teglia da crostata con il bordo molto profondo e cuocere in forno caldo a 180° per circa 30 minuti. Una volta raffreddata bene deve essere estratta dalla teglia e capovolta. Sciogliere quindi il cioccolato sempre a bagno maria . Aggiungere a questo la panna e farcire la base. Lasciare in frigorifero a raffreddare.

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=CR6M_sqTVqE 

keep in touch and keep cooking

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Milano-Roma e peperoni in agrodolce

_MG_7952modificataDiario di una giornata di lavoro diversa.
Milano-Roma: andata. Attraversare l’Italia in treno è, per me, un po’ come l’arrivo di una fresca brezza dopo giorni di grigiore. Respiro passando in mezzo a colline, campi e prati. Osservo il cielo cambiare tonalità, le nuvole diventare bianche e spumose come montagne di panna montata. Mi godo la luce che filtra fino ad illuminare alberi di mimose gialle già pronte per essere annusate. Mi concentro sulle piccole case, sui paesi e sui
borghi di un’Italia che amo e che, ogni tanto, mi lascia preplessa, densa di problemi e ingolfata da anni di maltrattamenti interni, quasi come fosse il peggior nemico di un popolo che troppo spesso dimentica da dove viene.
Noto un gregge di pecore così grande, su un campo verdissimo, neanche fossimo in Irlanda o in Nuova Zelanda. Le meraviglie di un paese così prezioso, così pieno di vita e di risorse possono ridonare il sorriso in giorni troppo pieni di problemi da risolvere. Sentiamo di dover assolutamente affrontare duramente guai, insidie, vicissitudini e ogni sorta di problema annusiamo nell’aria. Anche quando non ce n’è ragione. Anche quando dovrebbe essere l’ultimo dei nostri pensieri. Ieri parlavo con un conoscente che non sta bene. Lucidamente ha ammesso come, anche in caso di malattia, il cervello si contorca in struggimenti ridicoli verso problemi che, in realtà, non sono problemi. Io sono fortunata, lo so. Me lo dico spesso. Ma anche io mi arrotolo sempre troppo nel cercare sempre una rapida risoluzione dei guai. Riesco a dire grazie, però. Il viaggio è così breve. Un lusso, da un certo punto di vista. Un vero peccato, dall’altro. Avrei voluto non finisse mai.

Roma-Milano: ritorno. Tornare verso casa è sempre stato un percorso complicato per me. Troppe volte ho sperato di non doverlo fare. Troppe volte avrei voluto proseguire un viaggio. Troppe volte avrei voluto seguire qualcuno. Oggi non più. Oggi tornare a casa è un miracolo. E immaginare il rientro è ancora più emozionante. Dal mio treno si vede l’oscurità. Allora immagino solo le vite di quanti vivono in tutti questi kilometri , tra Milano e Roma. Anche oggi non mi sono fatta mancare il brivido del rischio, del ritardo di chi non sa accontentarsi. Non ho preso un taxi per raggiungere il mio appuntamento. Troppo facile. Non vuoi dimostrare a te stessa quanto sei indipendente e organizzata anche in una città che non è la tua? Nooo..troppo semplice. Non sarei io. Nel bene e nel male. Vittima di un server crollato chissà dove, non riuscivo a riconsegnare la mia car sharing. Non riuscivo a contattare il servizio clienti, preso d’assalto da migliaia di sventurati come me. Ho gridato contro l’auto. Ho messo in dubbio di essere fuori dalla cerchia consentita. Mi sono disperata. Mi sono ricreduta. Ho chiamato casa perchè si collegassero con Marte o con il buon Dio e mi trovassero una soluzione. Poi ho abbandonato l’angoscia e ho pensato che non fosse così grave. Mi avrebbero aspettata al mio appuntamento. Ho avvisato e atteso che qualche anima pia mi fornisse una soluzione plausibile. Non ho pensato di tornare a Milano con la macchina. Questo no. Sarebbe stato eccessivo anche per una piccola aspirante Mac Giver come la sottoscritta. Sono sopravvissuta e questo ritorno in treno è stato ovattato dal suono della mia musica nelle orecchie, da voci amiche al telefono, da messaggi d’amore con la mamma e dalla voglia di aprire la porta di casa. Ho capito bene il concetto di “insieme” e non guardo indietro quando torno a casa. Lascio il sole alle spalle, come in una bella giornata di estate. Vado verso il luogo esatto dove vorrei essere, con la strada illuminata da sfumature rosa e viola….
Non ho cucinato oggi; e penso che non lo farò neanche stasera perchè sono sfinita. Mi concederò un comodo e romantico delivery e le coccole smisurate dei miei micini che spero non mi abbiano distrutto casa in questa lunga giornata da soli.

Buona giornata, amici!!

Peperoni in agrodolce:

Ingredienti: cipolla, peperoni rossi, peperoni gialli, sale, zucchero, olio evo, aceto, uvetta e pinoli.

Procedimento: mettere in ammollo in acqua l’uvetta. Lavare e pulire bene i peperoni facendo attenzione di togliere le pellicine interne e i semi. Tagliare i peperoni a striscioline e la cipolla in anelli piuttosto sottili. In una padella far scaldare un filo di olio evo. Aggiungere la cipolla e lasciare stufare per qualche minuto a fiamma moderata. Unire i peperoni e far cuocere 3/4 minuti. Condire con sale, zucchero, una spruzzata di aceto e un paio di cucchiai di acqua. Aggiungere infine l’uvetta strizzata e i pinoli. Coprire il tutto e lasciare cuocere per 15 minuti.

Soundtrack: https://www.youtube.com/watch?v=djV11Xbc914

keep in touch and keep cooking.

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Buon Natale di biscotti e crema pasticcera

_MG_6716modificataSono giorni febbrili di lavoro, di traffico e di commissioni. Sembra che il mondo debba finire alla Vigilia di Natale. Tutti hanno bisogno di chiudere questioni, pendenze e situazioni che, magari, si trascinano da mesi. Io non sono da meno. Mi faccio travolgere da questa scia indomabile e accuso il colpo del cambiamento. Anche per una come me che racconta a sé e agli altri quanto sia bello e giusto sradicare le proprie abitudini, sembra così faticoso affrontare gli stravolgimenti che io stessa ho desiderato. Non ci sono ripensamenti, ogni decisione è stata ragionata e pensata per bene ma quando devi invertire la rotta, non è semplice girare il timone. Cari amici sto per buttarmi in una nuova avventura. E’ tanto che accenno a questo e ho accettato una sfida ambiziosa. Prestissimo ne parlerò apertamente ma per ora posso solo raccontare le emozioni che mi stanno facendo compagnia, le stesse che amo coccolare anche quando sembrano mine impazzite piene di energia. Sono emozionata per i mesi che verranno e sono pronta a tirare su le maniche. Il buon senso mi dice di essere sulla strada più stretta, ma quella giusta che, seppur tortuosa, sembra giungere in un luogo magico chiamato felicità. Non posso vivere di rimpianti, non è nel mio stile di vita. Quindi sono pronta a salpare. Sono giorni di cene in compagnia, feste di Natale, saluti, regali, luci e magia. A casa mia, facciamo tutto in anticipo, così perché le cose semplici non ci piacciono. Sì perché mi concedo qualche giorno di riposo, come vi ho detto nel mio scorso post. Al mare, lontano. Vado a Bali approfittando dei giorni di festa. Vi scriverò da laggiù, quando sarà possibile. Spero di farlo, non vedo l’ora di raccontare quello che vedrò. Pensavo che non c’è niente da fare: non riesco ad allinearmi al tempo. Tutti preparano ricette di Natale, classiche, creative, rivisitazioni. Io non ci riesco. Io vado al mare. Non è da me fare la diversa a tutti i costi. Non ho niente contro il Natale, anzi. Ma sono spontanea tanto da non potermi forzare a preparare tacchini e menù natalizi per eccellenza. Io scrivo di quello che porto in tavola di giorno in giorno. Solo così riesco a divertirmi e ad essere me stessa. Prendetemi così, che ci volete fare. Mi godo l’altro 50 % delle mie passioni: il viaggio. Tornerò diversa, come sempre. Rigenerata, spero ed entusiasta, come sempre.

L’altra sera non ho resistito e ho pubblicato una foto mentre preparavo biscotti e crema pasticciera. Li adoro. Caldi sono la fine del mondo. E la crema pasticciera,poi…..uno spettacolo! Per fortuna l’ho usata, poi, per una crostata che ho preparato per un compleanno. Altrimenti avrei anche potuto mangiarla tutta…in barba alla dieta e alla mia dottoressa che legge il blog …

Buon Natale gente…..

 Crema Pasticcera:

Ingredienti: 0,5 lt. di latte, 1 baccello di vaniglia, 4 tuorli , 150 gr. di zucchero, 35 gr. di farina, 1 pizzico di sale.

Procedimento: in una casseruola mettere il latte e il baccello di vaniglia diviso a metà nel senso della lunghezza. Portare ad ebollizione e poi togliere dal fuoco. In una ciotola mettere tutti i tuorli e lo zucchero e mescolare molto bene con la frusta (i tuorli non devono essere montati). Deve essere fatto subito altrimenti lo zucchero rischierà di cristallizzare a contatto con le uova. Unire poi la farina e il pizzico di sale, sempre mescolando con la frusta. Dopo aver tolto il latte dal fuoco, estrarre il baccello di vaniglia e tirarne fuori l’interno che rimarrà nel latte a dare ulteriore profumazione e sapore. Stemperare la polpa ottenuta all’interno del latte e versare sul composto ottenuto il latte appena raffreddato (circa 8o°) passandolo attraverso un colino. Mescolare bene e rimettere sul fuoco. Mescolare bene dal fondo con una paletta fino a quando la crema non comincerà a diventare densa. Non appena inizierà ad addensare sostituire la paletta con una frusta e continuare a lavorare energicamente. Trasferire la crema in una ciotola versare sopra un po’ di zucchero e coprire con la pellicola trasparente. Questo permetterà che non si formino grumi nè la fastidiosa pellicina in superficie. Riponete in frigorifero e lasciate raffreddare per 4/5 ore. Si conserva (in frigorifero).

Biscotti di pasta frolla:

Ingredienti: 200 gr. di farina, 100 gr. di burro, 80 gr. di zucchero, 1 uovo, 1 pizzico di sale

Procedimento: Mettere tutti gli ingredienti nella planetaria o su un tagliere capiente, ad eccezione del burro che deve stare in frigorifero fino all’ultimo secondo. Impastare bene il tutto. Unire quindi imburro e proseguire finché il composto non diventerà omogeneo. Lasciare riposare almeno un’ora in frigorifero. Stendere quindi la pasta e dare la forma desiderata usando le apposite formine per biscotti. Infornare fino a doratura 15 minuti circa a 180°.

Dopo aver steso la pasta, ho usato un mattarello con impressi questi deliziosi disegni natalizi che regalano ai biscotti tutta l’atmosfera necessaria. E’ un acquisto un po’ folle ma divertente.

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=vrBd2e3vd5c

keep in touch and keep cooking.

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