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un immenso silenzio e frittatine con porri al forno

_MG_7497modificataStavo pensando a come sarebbe il mondo se, per alcuni minuti, tutto si fermasse. Stavo immaginando alle persone ferme per strada, come mi è capitato di vedere in alcuni film; un fermo immagine universale.  Se tutte le guerre, le violenze, le liti si placassero, se tutto fosse immobile per 10 minuti. Se tutto fosse inevitabilmente fermo. Cosa proveremmo? Cosa sentirebbe il mondo? forse finalmente cominceremmo a sentire veramente. Saremmo avvolti da un immenso silenzio e secondo me sarebbe emozionante, vibrante, unico. Ma tutto il mondo, proprio tutto. Al di là del fuso orario, del giorno e della notte, dei continenti e del giorno della settimana. Tutto fermo, solo silenzio. Che sogno. Non credo sia nemmeno possibile immaginare un mondo in questo stato di grazia e pace. Siamo così abituati al rumore. L’anno scorso tornata dall’India ho provato una stranissima sensazione. L’india, sopratutto nelle città, è notoriamente un luogo fitto di rumori: in auto si suona per avvisare che si sta passando vicino ad un altro veicolo. Immaginate in una metropoli come Delhi con 15 milioni di abitanti e tante auto che vagano a tutte le ore. Appena arrivata giravo lo sguardo ad ogni strombazzata di clacson.  Dopo 15 giorni ero praticamente anestetizzata. Al rientro, erano i primi giorni dell’anno, quando in molti sono ancora sulle piste da sci o comunque via per le vacanze. Era una domenica mattina, ho questo ricordo impresso nella mente. Fuori da casa c’era un silenzio irreale. Non ero più abituata a questa tranquillità (e si tratta sempre di Milano….). Mi sono sentita in un luogo strano, ovattato, quasi triste. Poi, pensandoci, ho provato a godere di quel piccolo silenzio. E’ stato bellissimo.

Oggi in questa fredda mattina di gennaio, quando le giornate si stanno allungando, guardo fuori dalla finestra e vedo il sole si leva rosa all’orizzonte. Vedo le montagne innevate in lontananza e sento le campane della chiesa qui vicino, vorrei proprio un momento di quel silenzio cosmico che sto immaginando, che possa essere di conforto a quanti soffrono, a quanti hanno troppi pensieri nella mente, a quanti hanno paure e timori e a quanti basterebbe solo un po’ di silenzio per trovare il coraggio di vivere questa vita, invece di respingerla. Lo dico a me stessa, lo dico a tante persone che conosco e lo dico anche a chi ho solo incontrato per caso.

Buon week end gente!!

Uno spunto per il pranzo, per un aperitivo o per un pic nic: mini-frittatine con porri al forno.

Ingredienti: 1 porro, 2/3 uova, gambi di prezzemolo, parmigiano grattugiato, sale, pepe, olio evo, un pizzico di pangrattato.

Procedimento: tagliare a rondelle sottili il porro e lavarlo accuratamente. Lasciarlo appassire in una padella antiaderente con un filo di olio evo. Lasciare raffreddare. In un boccale sbattere le uova con il sale, il pepe, il parmigiano. Tagliare i gambi del prezzemolo al coltello. Aggiungere all’interno del boccale i porri e il prezzemolo. Ungere delle piccole cocotte con un filo di olio e aggiungere una spolverata di pangrattato affinché non si attacchi il composto. Dividere nei 4 stampini e infornare a 180° per circa 25 minuti.

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=59BfMVyZK8M

keep in touch and keep cooking. 

 

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ottobre al termine con alici gratinate

_MG_5899modificataOttobre è trascorso velocemente, tra la fine dell’estate e un tardivo autunno giunto d’improvviso. Siamo passati attraverso giornate caldissime, estive e piede di sole per poi arrivare a mattine fredde ed ermetiche. Sulla mia tavola hanno iniziato a vedersi tutte le meraviglie che regnano in questo periodo: zucche, castagne e cachi, seguiti a ruota dalle prime tisane e dalle prime zuppe con le verdure dell’orto. Non mi stancherò mai di ripetere quanto ogni attimo dell’anno sia pieno di prodotti genuini ed onesti che hanno il dono prezioso di rendere speciali le nostre tavole. E’ stata una settimana faticosa. Ci sono eventi che non possiamo controllare nè gestire. E’ il bello della vita, alcune volte. Altre diventa un grosso macigno che portiamo nel cuore e genera frustrazione. Abbiamo solo una cosa da poter fare: usare tutto il cuore di cui disponiamo per vivere ogni secondo con coscienza ed onestà; non oltrepassare mai le persone per nessuna ragione. Siamo i primi a voler essere amati e i peggiori ad amare, sopratutto noi stessi. Oggi celebro la vita e vorrei che coloro che stanno soffrendo possano condividere un po’ di questa energia per scaldare le loro anime e il loro spirito.

Una ricetta sfiziosa, da venerdì, per prepararsi agli stravizi del weekend e terminare la settimana con grande onore: alici gratinate.

Una curiosità che mi ha assillato per tanto tempo? qual’è la differenza tra alici e acciughe? proprio nessuna. Ecco perchè oggi vi suggerisco una ricetta semplicissima e velocissima (se avete già pulito le alici rigorosamente fresche).

Ingredienti: alici fresche, sale, pepe, pangrattato, prezzemolo, aglio e olio evo

Procedimento: lavare e pulire accuratamente le alici eliminando tutta la parte intriore. Sciacquarle ed asciugarle. Disporle su un foglio di carta da forno adagiato su una placca. Condirle con sale. Tritare del prezzemolo fresco e l’aglio al coltello. Metterli in una ciotola unitamente a del pangrattato, del pepe e un filo di olio evo. Lavorare leggermente con le mani fino ad ottenere un morbido pangrattato aromatizzato. Disporlo sulle alici ed infornare per circa 5 minuti a 180° (preriscaldato).

Soundrack:https://m.youtube.com/watch?v=EvuL5jyCHOw

keep in touch and keep cooking

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vi svelo un segreto: polpette di melanzane

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Ieri è stata una giornata stancantissima perché, come premesso, non avevo dormito a causa del vento fortissimo che avvolge Milano in questi giorni. Nonostante questo non posso fare a meno di raccontarvi l’amore che sento per la vita. Un attaccamento così sincero e profondo che mi riempie l’anima. Forte, coraggiosa, caparbia e irriverente. Così vorrei essere e non ci riesco. Ma ce la metto tutta per fare il meglio, per fare sempre di più. Finisco per essere così esigente e tenace da viaggiare su binari che vanno in salita e in discesa. Vorrei vivere due vite, per aver più tempo e più energia. Vorrei dedicarmi a tutte le persone che amo e trascuro (inevitabilmente). Vorrei vestire abiti diversi, incarnare i panni di quello che non sono e , forse, non vorrei neanche essere. Ma così, per un po’, sarebbe diverso, divertente. Avrei modo di essere altre, nessuna, centomila. Per tanto tempo ho ascoltato voci di folla che acclamano vite piatte, sempre uguali ed omologate. Per troppo mi sono dannata a sentire, in me, la differenza. Uno dei privilegi degli anni che passano è proprio sentire i confini del proprio io, scardinarli, rientrare in se stessi e dare il giusto peso a chi parla per bocca di altri, senza pensare nemmeno se condividono quanto dicono. Ho imparato che nella vita bisogna affidarsi. Vivere sapendo che ci sarà sempre chi ascolterà le tue preghiere, chi penserà a te, permette di concedersi il lusso di lasciarsi andare alle fragilità più terrene. Mi accorgo che ogni passo è stato fondamentale; ogni singolo centimetro mi ha condotta qui. Oggi, più che mai, ho delle certezze e ho un sacco di interrogativi. Ma la cosa bella è che vedo i colori, con tutte le loro sfumature meravigliose e scelgo di vestire esattamente quello che sento. Domani non sarà così? Pazienza, lascio la delusione a quelli che hanno voglia di farsi dire come vivere…..

Qualcuno sarà molto felice della ricetta di oggi: polpette di melanzane (le mie, richiestissime…)

Ingredienti: melanzane, uova, parmigiano, pangrattato, ricotta salata, menta, prezzemolo, aglio, sale, pepe nero, uva, olio di semi di mais per frittura.

Procedimento: privare le melanzane della buccia e tagliarle a cubetti piuttosto grossi. Metterle a bollire in acqua salata per circa 10-15 minuti. Quando saranno ben morbide scolare e lasciar sgocciolare in un colapasta. Schiacciare bene per cercare di eliminare tutta l’acqua. Mettere in una ciotola capiente. Aggiungere sale, pepe, nutrito fine di aglio, menta e prezzemolo, il parmigiano e la ricotta salata. Le quantità variano a seconda dei gusti. Aggiungere quindi le uova (circa 1 per ogni grossa melanzana) e una manciata di pangrattato. Lavorare con le mani fino ad ottenere un impasto che rimanga piuttosto morbido. Creare delle polpette rotonde aiutandosi con ulteriore pangrattato. Friggere in olio bollente. Scolare e lasciar asciugare su carta assorbente. Salare ulteriormente e servire accompagnando con uva (facoltativa ma abbinamento carino se si vuole realizzare degli spiedini).

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=COiIC3A0ROM

keep in touch and keep cooking

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Luca Centurelli

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