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passioni, organizzazioni e crocchette di patate

_MG_3583modificataComincio ad avere un piccolo problemino di spazio ed organizzazione. Ho così tanti libri, riviste, fascicoli, pezzi di giornale e fogli di carta che parlano di cibo, da non avere più spazio in casa. Non riesco a non comprarli, la curiosità è troppa e la voglia di averli ancora di più. Ne ho estrema cura ed è una delle poche cose di cui sono piuttosto gelosa. Dovrei segnarmi le ricette da provare o le cose interessanti ma quando leggo sono così curiosa ed ammaliata da perdere ogni accenno di concretezza che c’è in me. Penso agli ingredienti che sostituirei, alle varianti di alcune ricette che potrei provare, sento i profumi degli ingredienti e visualizzo i piatti finali. Mi viene voglia di sporcarmi le mani di farina, di aprire le uova o di tritare il prezzemolo. Quando entro nei negozi di casalinghi, poi, perdo completamente il controllo. Comprerei ogni cosa, ogni piccolo strumento per togliere il picciolo delle fragole, ogni teglia di qualunque dimensione e tutti i piatti e bicchieri che si trovano in commercio. Anche in cucina non c’è più spazio nemmeno per uno spillo. Forse la soluzione migliore sarebbe una casa più grande ma mi sembra un po’ eccessivo come rimedio. Certo, se avessi anche un paio di metri in più come piano di appoggio, non sarei così triste. Potrei tenere a portata di mano anche la centrifuga e il frullatore, senza bisogno di arrampicarmi ogni volta sul seggiolino del mio nipotino per recuperarli. Ma che ci volete fare: sono votata al sacrificio…..e mi consolo con le crocchette di patate che la nonna prepara quando ha lessato troppe patate o quando ha voglia di cose golose (sempre!!!!).

Ingredienti: patate, sale, pepe, 1 uovo, prezzemolo fresco, parmigiano grattugiato, pangrattato, olio di semi

Procedimento: far lessare le patate. Sbucciarle e schiacciarle bene (con un passaverdura o con uno schiacciapatate). Metterle in una terrina, unire l’uovo, sale, pepe e parmigiano. Tritare finemente il prezzemolo e unire. Mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Formare delle quenelle e avvolgerle nel pangrattato. Friggerle in abbondante olio ben caldo fino a doratura compreta. Salare in superficie e servire calde.

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=QY-ft6YXy48

keep in touch and keep cooking.

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attenzione ai calamari ripieni

_MG_3109modificataStamattina alla radio ho sentito parlare di attenzione. Il discorso degli speaker è passato in secondo piano perchè il concetto dell’attenzione mi ha rapita. Ho pensato all’attenzione nei riguardi degli altri. Mi sono detta spontaneamente di averne moltissima nei confronti delle persone che mi stanno intorno. Poi mi sono ricordata quando mi è stato fatto notare di non averne avuta. In molti casi era vero. In alcuni proprio no, ma alcune volte non mi son proprio accorta di piccoli importanti dettagli. Siamo attenti a quello che ci interessa ma il resto lo tralasciamo, ogni tanto. Quando cominciamo a guardare un po’ oltre, però, ci accorgiamo che c’è un mondo fatto anche di tante altre persone e che forse, siamo un po’ tutti sulla stessa barca. Possiamo accorgerci degli occhiali nuovi della nostra mamma o dello sguardo perso di una collega che fantastica mentre è seduta alla scrivania. Possiamo intravedere gli occhi di una donna che aspetta un bambino e non vuole ancora che si sappia nonostante il suo pancino cominci ad intravedersi. Possiamo capire chi soffre perchè ha sentito le solite critiche da parte delle persone che ama, anche quando sono a fin di bene. Se facciamo caso, possiamo imparare i gusti musicali del nostro vicino di casa che, tornato dal lavoro, ascolta sempre gli 883 o una bachata. E lo possiamo immaginare ballare a ritmi latino americani. Incontrarlo in ascensore sarà molto più divertente. Possiamo notare che alcune persone usano sempre le stesse parole quando si esprimono. Forse lo facciamo un po’ tutti ma in alcuni casi è veramente fastidioso. Possiamo fare caso alle piccole abitudini confortevoli di alcuni che fanno sembrare il mondo più tranquillo, o forse si illudono che così lo sia. Possiamo essere attenti quando ci raccontano una storia. In fondo non siamo obbligati ad ascoltare. Mentre invece ci piace moltissimo essere ascoltati. Il mio post di oggi, piuttosto che una riflessione, è un invito….ad ascoltare, a fare attenzione alle piccole cose. Non sempre siamo disposti ad usare uguali pesi e uguali misure. Con noi stessi siamo più generosi, tolleranti. Ad altri, invece, non permettiamo che sfugga anche il più piccolo dettaglio che riguarda noi stessi…

E’ venerdì. E’ luglio. E’ tempo del primo bagno al mare. Per questo ho pensato ai calamari ripieni, un piatto che adoro e che, a volte, mi ha deluso anche a ristorante perchè se non è ben fatto, diventa un po’ difficile da mangiare.

Ingredienti: calamari freschi, pangrattato, prezzemolo, capperi, uvetta, pinoli, aglio, sale, pepe, olio evo, birra (o vino bianco).

Procedimento: lavare e pulire i calamari eliminando la parte interiore (se non sono già stati puliti); prendere le alette e i tentacoli dei calamari, tagliarli sottilmente e metterli in padella a rosolare per 10 minuti e mettere da parte. Tostare il pangrattato nella stessa padella. Tagliare finemente il prezzemolo, l’aglio e i capperi fino ad ottenere un trito. Unire al trito anche il pangrattato, i pinoli, l’uvetta e i tentacoli cotti. Condire con sale e pepe. Riempire quindi i calamari e richiudere, in cima, con uno stuzzicadente. Mettere i calamari ripieni in una teglia ricoperta di carta forno e aggiungere con un filo di olio. Infornare a 200° per 20/25 minuti. A metà cottura irrorare con la birra e infornare nuovamente. Al termine spolverare sopra altro pangrattato e una ulteriore spruzzata di olio e far gratinare 5 minuti in forno a massima temperatura.

Non vi deluderanno!

Soundtrack: https://www.youtube.com/watch?v=uA6iCEKGgs8

keep in touch and keep cooking

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zucchine ripiene della nonna

_MG_2428modificataE’ giugno, gente! Non me ne sono accorta subito ma siamo a metà anno. E’ il tempo delle ciliegie, delle vacanze e della ricerca dei pensieri impossibili. I bambini rispondono con tutta la fantasia di cui dispongono quando si domanda il loro nome. Possono essere Peter Pan o il Capitano Uncino, Topolino o George (immancabile fratellino di Peppa Pig). Senza dover dimostrare nulla. Senza chiedere il permesso. Danno retta al cuore senza mentire, quasi come sapessero che il cuore restituisce quello che, prima, concede. I bambini sono espressione del desiderio vero, semplice. Guardano i cartoni animati e vedono l’amore tra i personaggi. Credono nel lieto fine. Lo hanno insegnato le nonne, le mamme e i papà. Sanno che tutto si sistemerà perchè hanno fiducia nei grandi. Siamo invece noi grandi a non dare troppa importanza agli occhi dei bambini. Abbiamo dimenticato l’Amore che le nostre nonne ci hanno insegnato con pazienza e dedizione. Lo abbiamo dimenticato, non ricordiamo più come si possa avere tutta quella fiducia, come si possa essere così affidati a qualcuno di più grande che pensi a noi. Allora ci sentiamo trascurati e facciamo confusione, concentrati sempre verso le cose poco importanti. Perdiamo un sacco di doni preziosi di questo mondo, troppo impegnati a rincorrere l’effimero senza spessore.
In questi giorni di notizie troppo dure che riguardano i bambini, vorrei che ognuno di noi riuscisse a fare un passo indietro per capire che ci sono sempre opzioni per il nostro cammino. Impariamo dai bambini, faremo scelte migliori…..

Zucchine ripiene della nonna.

Ingredienti: una grossa zucchina o due di media grandezza, 350 gr. di carne trita scelta, sale, pepe, prezzemolo fresco tritato, 1 uovo, aglio (facoltativo), 3 manciate di pangrattato e parmigiano, olio evo.

Procedimento: tagliare le zucchine a metà e svuotare un po’ l’interno usando un cucchiaio. In una ciotola inserire la carne trita, il prezzemolo, 2/3 del pangrattato, il parmigiano, sale pepe, l’aglio. Aggiungere l’uovo e impastare con le mani accuratamente. Disporre il composto all’interno delle zucchine e spolverare poi con il restante pangrattato. Mettere in una teglia ricoperta di carta forno e aggiungere un filo di olio evo. Scaldare il forno a 180° e infornare per circa 15/20 minuti. Buone, sane e leggere.

Sono agguerrita. Ho in mente solo frullati, smoothies, sorbetti e gelati. Tenetevi forte!!!

Soundtrack: http://m.youtube.com/watch?v=76R3ioAi3_M

keep in touch and keep cooking

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Luca Centurelli

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Questa pagina e' un omaggio a chi mi ha fatto amare la cucina, i sapori di una volta, la qualita' e la ricerca, la passione, e qualche colpo di testa!

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