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Bali tra sorrisi e mille colori

imageSveglia 4.32. Il fuso orario non è cosa da poco quando rientri da Bali. Ho passato giorni meravigliosi; ho dimenticato chi sono. Ero troppo concentrata ad ammirare le verdi sfumature delle risaie di Jatiluwith, i colori del mare delle isole Gili e la vivacità di un popolo che non si stanca mai di sorridere. Ho trovato un luogo per il quale avere nostalgia già all’aeroporto, un’isola relativamente piccola ma immensamente ricca e variegata. Ho sperimentato la delicatezza dei suoi abitanti, il tempo che cambia repentinamente e la sua cucina dai mille sapori: ginger, lemongrass, peperoncino, jackfruit, papaya, mango, pesce appena pescato, pollo ruspante, noodles e riso di ogni varietà. Su ogni strada, anche la più isolata, si troverà sempre un Warung (piccolissima trattoria famigliare) dove mangiare un piatto caldo; un piatto cucinato per loro stessi, per i loro cari, completo e senza la possibilità di scegliere, ma così avvolgente e gustoso da leccarsi i baffi. L’isola basa la sua vita sul turismo. Le zone intorno a Kuta e Ubud sono incredilmente dense di persone di ogni età provenienti da tutto il mondo. Ma se ci si sposta un pochino, cominciano a diradarsi anche i turisti lasciando il posto ad autentici villaggi immersi nel verde e dediti alla pesca e all’agricoltura. La vita scorre lenta a Bali ma appare scandita da tutti i suoi piccoli riti. Sono molti gli stranieri che hanno deciso di trasferirsi a Bali e non stento a capirne le ragioni: un clima invitante, un mare così rilassante (anche nei luoghi del surf), una gamma di colori che illumina gli occhi, tramonti dal lasciare senza fiato e uno stile di vita così rilassato da poter pensare di investire i propri risparmi per cambiare la propria vita contribuendo allo sviluppo di un’isola immersa tra l’oceano Pacifico e l’oceano Indiano. Ho dormito in hotel confortevoli ed in piccole guest house e, a parte qualche piccolezza, devo dire che sono state tutti all’altezza delle aspettative. Le guest house mi hanno sorpresa perchè a fronte di un prezzo veramente esiguo (si parla di € 20 a notte per una camera doppia con ottima colazione inclusa), ho trovato luoghi raffinati e curati nei minimi dettagli che avrebbero potuto dare grande filo da torcere a molti hotel della nostra cara Europa dove si spendono ben altre cifre. Certo, in queste case di famiglia, verrete svegliati dal soave canto di un gallo che è parte integrante di ogni buon nucleo balinese. Ma cosa importa, è vita anche questa e farà sorridere anche dopo aver augurato al gallo un bel mal di gola. Gli hotel sono migliaia e dotati di ogni confort: spa, centri estetici, free wi-fi, ristoranti con cucina eccellente e poco costosa, piscine, biciclette e motorini ad uso degli ospiti. Non ci si può annoiare, ma sopratutto verrà voglia di non andare più via perchè si respira un’aria meravigliosa ed informale. E’ un luogo per tutti, dove portare anche i bambini piccoli, dove non sono necessarie particolari accortezze se non il buon senso che dovrebbero avere tutti i viaggiatori nel rispetto dei luoghi che si sceglie di visitare. Andate a Bali, gente! Ve lo consiglia una viaggiatrice instancabile e una cuoca che non vede l’ora di tornare ai suoi fornelli!

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=kf0HYeQp760

keep in touch and keep cooking.

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di relax e Peloponneso

_MG_3880modificataIn vacanza perdo il senso dei giorni. Ogni tanto sono costretta a fare il conto o a guardare sule telefono il caledario. Non ho visto una nuvola per così tanti giorni…e mi sono lasciata cullare dal caldo vento che in Grecia non manca mai. Siamo tornati sulla terra ferma dopo aver lasciato con grande malinconia Elafonissos. Abbiamo cercato uno sguardo diverso. Lo abbiamo trovato nei pressi di Monemvasia, passando ad est del nostro terzo ditino del Peloponneso. Alte scogliere grigie, pietrificate dal caldo sole che scotta queste zone. Il mare è blu, pieno di respiro, fino all’orizzonte. Non c’è confusione, nessun traffico. Credo qui si vedano molto chiari i segni della crisi che sta attraversando questo paese dall’apparenza solida come i suoi abitanti. I Greci sono, per certi versi, come le api che si trovano ovunque in questi luoghi. Sono fieri delle proprie origini; sorridono ma guardano sempre con un occhio vigile perchè sono diffidenti. Ti studiano, quasi volessero vedere bene se ti comporti come loro si aspettano. Hanno soluzioni e spiegazioni per tutto. Ovunque è possibile trovare qualcuno pronto a raccontare l’etimologia di molte parole che ovviamente hanno derivazione completamente greca. Ne sono fierissimi. Le api sono un po’ così. Austere e consapevoli del loro importante lavoro, ronzano ovunque. Si trovano in spiaggia, a ristorante, mentre si passeggia o ci si godete un drink. Inizialmente le si percepisce estremamente fastidiose e si pensa di non poter vivere le proprie vacanze con queste amiche indesiderate. Piano piano questa sensazione svanirà senza che loro spariscano. Si imparerà a condividere lo spazio che loro gentilmente lasciano smettendo di agitarsi come contorsionisti cercando di scacciarle. Mi è veramente dispiaciuto lasciare le spiagge lente e e sonnecchianti di Elafonissos con il mare cristallino e pieno di sfumature incantevoli. Qui, però, abbiamo trovato un luogo incantevole ad accoglierci. Un hotel dove abbandonarsi alle cure gentili delle persone che vi lavorano per rendere la nostra permanenza quanto più speciale possibile. Il Kinsterna hotel&spa http://www.kinsternahotel.gr/en/ è una dimora di epoca ottomana recentemente recuperata e ristrutturata fino a diventare un hotel di grande pregio. Il tempo scorre lentissimo in questo casale immerso tra vigneti e alberi da frutta. A pochi chilometri si possono trovare spiagge meravigliose con acque cristalline e scogliere mozzafiato a picco sul mare blu. Sono luoghi dove mi viene voglia di scrivere e fare fotografie (quando sono riuscita a sollevarmi dal relax magico che offre l’hotel). Sono luoghi dove riesco ad appagare tutti i sensi, a godere del sole e del mare, del buon cibo e del Malvasia che vinificano in queste colline. La zona è famosa per la cittadina medievale di Monemvasia che si trova su una roccia imponente ed inaccessibile nella quale è proprio costruita la cittadella che è avvicinabile solo attraverso un unico ponte che finge da entrata. Si passa attraversi vicoletti che ricordano San Marino o Otranto pieni di botteghe e ristorantini con terrazze su piazzette incantevoli dove è possibile cenare gustando ogni singolo boccone anche con gli occhi che ammirano il paesaggio. Ho cercato luoghi un po’ lontani durante queste vacanze. La vita in città, ogni tanto, impone di fermarsi per non correre dietro al tempo come facciamo di solito. Io, quest’anno, ho trovato il mio paradiso in terra greca. Consiglio a tutti di esplorare queste zone aspre e rudi che nascondono luoghi magici. Stiamo per tornare alla vita di sempre e così anche il mio amato blog tornerà ad avere i suoi appuntamenti consueti. A presto amici….

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=Ly0fz0T_lQE

keep in touch and keep cooking

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Luca Centurelli

fotografia, siti internet, grafica: Ancona, Marche

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Questa pagina e' un omaggio a chi mi ha fatto amare la cucina, i sapori di una volta, la qualita' e la ricerca, la passione, e qualche colpo di testa!

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Piccolo manuale di sopravvivenza alla celiachia