archivio | gennaio, 2015

cialde croccanti con mele e nocciole

_MG_7347modificataNon finiamo mai di cambiare direzione. A volte è una decisione, altre volte è la vita che ti cambia strappandoti prepotentemente dalla strada che avevi imboccato. Noi non possiamo fare a meno di adeguarci. E allora impariamo. Impariamo a dare spazio a chi ha bisogno di respiro, impariamo a stare in silenzio, ad aspettare il nostro turno con calma. Impariamo ad essere disponibili stando in ascolto. Impariamo a fare un passo indietro perchè davanti abbiamo chi soffre veramente e non solo chi ha fatto del capriccio uno stile di vita. Dico sempre che c’è un tempo per tutto. Eppure mi sono accorta che qualcuno ha paura di non averlo quel tempo. Ma non è sempre così. A volte intorno al cuore di alcuni di noi c’è una fitta rete di anime che vogliono il bene, c’è una spalla su cui appoggiarsi che saprà non avere fretta, saprà confortare, saprà coccolare e saprà strappare un sorriso anche quando c’è poco da sorridere. Sono malata di inguaribile ottimismo e continuerò a difendere questo modo di vedere le cose. Continuerò a vedere il bicchiere pieno immaginando che il bene porti sempre cose positive. Mi circondo di cuori positivi e non ho paura di lasciare andare quelli che poi, in fondo, sanno fare male solo a se stessi. Sto mettendo in fila le cose, per fare ordine. Lo stesso ordine di quando ho iniziato a scrivere questo blog. L’ordine mi aiuta a vedere chiaro, più lontano. Alcuni giorni non so scegliere se partire venerdì o sabato per il weekend. Altri invece non vedo che una sola possibilità. Leggo il menù a ristorante e so subito cosa ordinerò. Capita poi che io voglia più portate allora le divido con altri. Così da non perdere niente, così da non dover per forza scegliere. Che poi scegliere è una cosa fondamentale nella vita. Scelgo la compagnia di persone care, con le quali stare in silenzio guardando un film, solo per stare insieme. Scelgo di mandare sms che possano far comparire un sorriso a chi non ha nemmeno il tempo per leggerli. Scelgo di mettere nella zuppa di cavolo nero un po’ di pasta e un po’ di peperoncino, per renderla una perfetta cena “da divano”. Scelgo di non dover fare pulizia nei cassetti, perché per quella c’è sempre tempo. Scelgo di essere presente per chi davvero lo merita, per chi ha bisogno di un sorriso sincero. Scelgo di non voler, per forza, essere vista. Ogni tanto è bene rimanere dietro una colonna lasciando percepire la tua presenza discreta. Scelgo che il presente debba essere vissuto come se domani non volessi chiedermi ancora “cosa ci faccio qui?”. Scelgo i mirtilli e uno yogurt per merenda. Scelgo di andare a prendere il mio nipotino alla scuola materna (guai dire asilo!!!), perché un pomeriggio con i bambini insegna più di una settimana con gli adulti. Scelgo di imparare da questi piccoli uomini perché hanno risorse che noi adulti abbiamo, purtroppo, dimenticato. Scelgo di non ascoltare chi vuole a tutti i costi insegnarti qualcosa, perché chi non sa imparare dagli altri, non ha nulla da insegnare. Scelgo di dire brava ad un’amica, perché da un anno vive sola e ha capito che la solitudine non è qualcosa da cui rifuggire, se è nutrita dal tuo equilibrio interiore. Scelgo di abbracciare chi affronta le difficoltà con onore e determinazione perché da loro ho sempre da imparare. Scelgo che oggi è martedì e non vedo l’ora che sia giovedì. Scelgo di emozionarmi per poco, per niente, perché la vita è troppo bella per non provare a sentirla nelle vene.

Cialde croccanti al cacao con mele e nocciole:

Ingredienti: 30 gr. di burro fuso , 1 albume, 20 gr, di farina integrale, 50 gr. di zucchero muscovado, 10 gr. di cacao amaro, 2 mele, 200 gr. di ricotta mista fresca, 30 gr. di nocciole sgusciate, 5 cucchiai di zucchero, 1 limone naturale, cannella, burro.

Procedimento:sbattere lo zucchero muscovado e l’albume con una frusta manuale fino ad ottenere una crema omogenea. Unire, piano piano, la farina e il cacao. Unire quindi il burro fuso, sempre mescolando. Su della carta da forno adagiata su una teglia tornare dei cerchi sottili aiutandosi con il cucchiaio. Infornare a 180° per circa 5 minuti. Nel frattempo pelare le mele e tagliarle a cubetti. Metterli in padella con 3 cucchiai di zucchero e il succo di mezzo limone. Lasciare caramellare. Quando le mele si saranno ammorbidite aggiungere la cannella e una noce di burro. Mescolare bene. Lavorare in una ciotola la ricotta con 2 cucchiai di zucchero, la scorza e il succo di mezzo limone.  Tritare le nocciole al coltello e far tostare in padella. Comporre il dolce alternando cialda, crema alla ricotta, mele e nocciole.

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=c7jeENBtXoE

keep in touch and keep cooking.

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storia di un Mojito e di un’amicizia

IMG_6863modificataOggi parla Francy. Leggendo il suo post mi sono accorta che non è rimasto molto da dire sul nostro incontro. E’ stato così come lo descrive lei: la storia di un’Amicizia, di un dono sincero. Non dobbiamo dimenticarlo mai. Dietro a occhi pieni di passione si cela un cuore profondo dentro il quale poter sentirsi al sicuro: è il suo e chi la conosce veramente ne sente il calore. Sono arrossita leggendo queste parole e mi sono commossa perché ricordo perfettamente quella sera di più di due anni fa e ricordo il sorriso abbagliante che ho trovato dietro la porta. Spesso si dice che le cose belle bisogna andarle a cercare. Forse ogni tanto si ha la fortuna che bussino direttamente alla porta di casa:

 

Sono mesi che prometto a Chiara di scrivere un articolo per il blog ma mi sono persa via tra lavoro, allenamenti, pensieri, vita che scorre.
Stasera però è una serata tranquilla, condita da due lunghe telefonate con due carissime amiche, una delle quali è proprio Chiara ed è di lei che voglio parlare in questo “articolo”.
(Chiara mi hai detto di poter scegliere qualsiasi argomento e io ho scelto Te…e l’Amicizia!)

Il nostro primo incontro risale a non molto tempo fa, poco più di due anni e mezzo. Sono stata invitata, da amicizie in comune, a casa sua senza che ci conoscessimo prima; un po’in imbarazzo ho accettato l’invito perché mi era stato detto che Chiara fosse una persona accogliente e serena.
Appena varcata la soglia di casa, sono stata accolta da due occhioni azzurri, un sorriso vero e un calore insolito al primo incontro; “Piacere Francesca” “Piacere mio, Chiara” ed è nato spontaneo un abbraccio che ancora ricordo per il coinvolgimento e l’intensità, non la solita stretta di mano qualunquista.
Da subito mi è sembrato come se ci conoscessimo da una vita: nessun imbarazzo, nessuna diffidenza ma un’inaspettata sintonia a pelle, al primo sguardo.

Mi ha anche presa subito per la gola; l’apericena che aveva preparato, servito sul terrazzo, arredato per l’occasione con luce soffusa e candele, era qualcosa di unico per la scelta delle pietanze, per i profumi e i colori, per i sapori unici e la bellezza di ogni piatto. Ho scoperto immediatamente che il cibo cucinato da Chiara è festa e gioia per il gusto, l’olfatto e, last but not least, anche per la vista.
Tutti i piatti hanno un ingrediente segreto che rende speciali anche i più semplici: l’Amore.
Lo mette in ogni cosa che fa, a maggior ragione quando si tratta di cucinare e si sente, eccome se si sente!

Il mio cuore è uscito da quella casa con la consapevolezza di avere, da quella sera, un’Amica in più, un’Amica speciale per giunta.
Sì perché Chiara è l’Amicizia, è quel genere di persona che augurerei a tutti di avere al proprio fianco.
Non ha pregiudizi e preconcetti; quando le affido i miei pensieri so che mi guarderà, mi sorriderà, starà un po’ in silenzio poi mi darà i suoi consigli, il suo parere, la sua opinione ma mai un giudizio, mai un rimprovero.
Ha quel dono innato di accarezzare e prendersi cura dell’anima delle persone che le sono vicine, al suo fianco infatti non ci si sente mai sbagliati

In questi due anni e mezzo abbiamo “coltivato” la nostra amicizia a suon di cene, relax in montagna, in collina, al mare, chiacchierate in luoghi sacri e profani, sentendoci sempre libere di essere noi stesse.

Come ho scritto un paio d’anni fa al nostro gruppo di amiche: “gli amici sono la famiglia che ci scegliamo” e io sono davvero onorata di poter condividere il mio cammino con Chiara ed è per questa ragione che ho deciso di scrivere questo articolo.

Questo però è un blog di cucina, allora termino con una ricetta; più che cucinare io amo preparare cocktail e questa è la ricetta del mio Mojito, da preparare ascoltando Ironic di Alanis Morissette e da sorseggiare chiacchierando con sottofondo “High and Dry” e “Creep” dei Radiohead.

Ingredienti: ½ lime, 2 cucchiai di zucchero di canna, menta q.b., rum bianco (4/7 cl. In base ai gusti), soda o acqua frizzante

Preparazione: Lavare la menta, il lime e tagliarlo a pezzetti. Tritare il ghiaccio. In un bicchiere tumbler alto mettete due cucchiai di zucchero di canna, aggiungete il lime. Con un muddler, più comunemente detto pestello, pestate bene il tutto in modo tale da spremere il lime e impastare il tutto con lo zucchero. Aggiungete le foglie di menta nel bicchiere e sempre con il muddler esercitate una leggerissima pressione in modo da amalgamare gli ingredienti, stando attenti a non lacerare le foglie di menta (la lacerazione della menta porta la fuoriuscita di oli leggermente forti e amari). Riempite il bicchiere fino all’orlo con ghiaccio tritato, aggiungete il rum e completate con soda o acqua frizzante. Miscelate il mojito: questa fase è molto importante. Bisogna mescolare in modo da distribuire uniformemente la base di lime, zucchero e menta, in tutto il bicchiere; la base non deve rimanere sul fondo del bicchiere, mescolate con movimenti dal basso verso l’alto alternati da movimenti circolari.

Aggiungete due cannucce da cocktail, il mojito perfetto ora è pronto per essere bevuto.
Salute!

Soundtrack 1:https://www.youtube.com/watch?v=Jne9t8sHpUc

Soundtrack 2:https://www.youtube.com/watch?v=BciOfJsqh7M 

Soundtrack 3:https://www.youtube.com/watch?v=XFkzRNyygfk 

Keep in touch and keep cooking.

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vorrei delle Crespelle con ricotta e spinaci

 

_MG_7285modificataAlcuni hanno sogni semplici, altri troppo complicati. Alcuni ancora non sanno proprio cosa vogliono e si dannano nell’incertezza. Ci sono poi quelli che non ammettono di volere altro dalla vita. Quando, però, cominciano a mancare le cose importanti, si capisce che non sappiamo veramente essere contenti. Il mio anno è cominciato in ripida salita; odio lamentarmi ma sono arrabbiata. Sono furente. Il mondo riserva delle durezze che so affrontare solo pregando. Qualcuno potrebbe pensare ad un eccesso di bigottaggine. Altri potrebbero sorridere ed alzare le spalle rispetto all’affidarsi completamente alle amorevoli cure di un Dio che pensa a noi. Qualcuno, poi, potrebbe anche pensarla come me. Poco importa. Ognuno è veramente libero di credere e pensare ciò che vuole. Anche in un mondo in cui per un Dio o quell’altro si uccidono persone e si pensa di fare attentati in asili per vendicare altre morti, io voglio difendere (in questo piccolissimo spazio tutto “nostro”) il desiderio di credere in un’entità che vegli su di noi, anche in mezzo alle brutture che noi stessi uomini portiamo avanti. Non abbiamo strumenti per difenderci dalle difficoltà, ma sembra che invece ci sforziamo per complicarci la vita. Si fanno guerre per niente, si litiga con la propria famiglia per molto meno. Voglio fare parte delle persone semplici; di quelle a cui ci si rivolge per avere conforto. Voglio essere ricordata per i miei modi gentili e non per quella che rompe sempre le scatole. Sarà che ho passato troppo tempo a contatto con persone che si lamentano e che cercano sempre di ottenere qualcosa, ma oggi voglio dire basta. Un basta metaforico che serva a tutti per fare un passo indietro, per respirare a fondo prima di dar fiato alla bocca. Vorrei che questo anno fosse dedicato al tempo per tutte le persone care, per coloro che soffrono e per coloro non hanno più lacrime da versare. Vorrei dare conforto ai genitori che guardano i loro figli crescere in modo irraggiungibile; vorrei dare forza a chi vuole cambiare la propria vita, a chi crede che non si possa fare diversamente. Vorrei sorridere guidando in mezzo al traffico o ridere di gusto perchè mi cadono dalle mani sempre mille cose. Vorrei passare un pomeriggio sull’autobus osservandone i viaggiatori. Vorrei andare in giornata al mare solo per respirare un po’ di aria che ha il sapore del sale. Vorrei che ci fossero giorni per chi di giorni non ne ha a disposizione e vorrei tutto questo fosse domani.

Buona giornata gente! Mi siete mancati e starò di più con voi.

da una ricetta di Simone Rugiati…Crespelle con ricotta e spinaci:

Ingredienti per le crespelle: 250 gr. di farina di farro setacciata, 3 uova, 500 ml. di latte, 1 pizzico di sale.

Ingredienti per la besciamella: 50 gr. di burro, 50 gr. di farina di farro, 500 ml. di latte, 50 gr. di parmigiano grattugiato, noce moscata.

Ingredienti per il ripieno:450 gr. di spinaci surgelati, 300 gr. di ricotta di pecora (o mista), 50 gr. di parmigiano grattugiato, 1 spicchio di aglio, cannella, sale e pepe.

Procedimento: Preparare l’impasto delle crepe mettendo la farina in una terrina. Aggiungere le uova e il sale. Mescolare con un cucchiaio di legno e poi, usando una frusta, mescolare aggiungendo il latte piano piano.  Lasciare quindi riposare l’impasto coperto  in frigorifero per 30 minuti. Nel frattempo preparare la besciamella mettendo a scaldare il latte in una casseruola. In un’altra fare sciogliere il burro dolcemente Aggiungere quindi la farina lasciare tostare per qualche secondo. Aggiungere quindi il latte caldo. Condire con sale e noce moscata e finire la cottura a fiamma bassa finché non sarà ben lucida. Cuocere gli spinaci in padella con uno spicchio di aglio in camicia. Condire con sale. Quando saranno ben appassiti togliere dalla padella e lasciare riposare. Quando saranno freddi aggiungere la ricotta setacciata, un pizzico di cannella e il parmigiano grattugiato. Mettere il composto in frigorifero a far riposare. Preparare le crepes con una padella ungendo il fondo con una noce di burro e togliendo l’eccesso con un panno di carta da cucina. (la prima verrà quasi certamente un disastro….è testato, ma poi andrete alla grande). Far raffreddare le crepes eventualmente ungendole con una goccia di olio affinché non si attacchino se vengono sovrapposte. Farcire le crepe con l’impasto di ricotta e spinaci. Stendere uno strato di besciamella sul fondo di una pirofila. Adagiare le crespelle e aggiungere altra besciamella sopra. Cospargere con parmigiano ed informare in forno caldo a 180° per 30 minuti.

Soundtrack:https://www.youtube.com/watch?v=_wugkgzT14w

keep in touch and keep cooking.

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